Il riutilizzo dell'acqua » 10 La situazione nel mondo
Il riutilizzo rappresenta un’importante risorsa in molte aree del mondo e sta aumentando in modo significativo, soprattutto nelle aree...
Il riutilizzo rappresenta un’importante risorsa in molte aree del mondo e sta aumentando in modo significativo, soprattutto nelle aree con clima asciutto e con disponibilità idrica interna rinnovabile inferiore a 1.700 m 3 /ab/anno definito come il valore di soglia, sotto il quale la
maggior parte dei Paesi risultano in condizioni di stress idrico (World Bank, 1992).
La pratica del riutilizzo è in forte aumento negli Stati Uniti, in Australia ed in Europa. La sua potenzialità non è tuttavia sfruttata pienamente, a causa della mancanza di regole a livello normativo e della “resistenza”
psicologica da parte della popolazione all’utilizzo di acqua reflua depurata
Stati Uniti
La pratica del riutilizzo dell’acqua reflua depurata è ampiamente applicata soprattutto negli Stati Desertici del Sud: in particolare la
California ed il Texas.
E’ stato stimato un riutilizzo complessivo, negli USA, di circa 9.828.000 m 3 /d. Il riutilizzo di acqua reflua depurata sta aumentando di circa il 15 % all’anno.
Viene riutilizzata:
- per l’irrigazione di campi da golf e di colture commestibili,
- in varie tipologie di industrie
- indirettamente per usi potabili, per ricaricare gli acquiferi sotterranei
(questa è la forma prevalente di riutilizzo).
Un esempio.
Lo stato della Florida sta portando avanti la politica del riutilizzo delle acque reflue depurate dagli anni ’70, al fine di aumentare le risorse idriche disponibili, tutelare l’acquifero da intrusione salina ed infine proteggere l’ambiente da scarichi di acque reflue (confronto con
scarichi sul suolo in Italia).
Florida - Water Conserv II -
Le acque reflue, di origine civile, sono trattate in due impianti di depurazione (Impianto di Orlando e di Orange County) ed inviate successivamente al centro di pompaggio che provvede alla distribuzione ai campi coltivati prevalentemente ad agrumi.
L’acqua che non viene utilizzata per l’irrigazione viene mandata ai bacini di infiltrazione tramite i quali l’acqua raggiunge l’acquifero.
Vengono riutilizzate in agricoltura i 2/3 della acque trattate mentre il restante 1/3 è inviato per la ricarica dell’acquifero superficiale (la cui qualità è in parte compromessa dall’intrusione salina).
NON CI SONO SCARICHI.
Gli agricoltori considerano l’acqua reflua depurata una risorsa di
qualità. Mentre nei primi anni di funzionamento di questo sistema l’acqua veniva distribuita gratuitamente, ora è stato stabilito un prezzo adeguato allo scopo di soddisfare un maggior numero di utenti.
Florida - Reedy Creek -
La zona, situata a sud ovest della città di Orlando, rappresenta una delle aree di massima espansione turistica per la presenza dei parchi Disney. Ogni anno l’area è visitata da più di 23 milioni di turisti; l’impianto di depurazione che raccoglie gli scarichi di questa zona è quello di “Reedy Creek Utilities”.
L’impianto è di tipo convenzionale con trattamenti biologici di rimozione dell’azoto e del fosforo; successivamente l’acqua subisce
una filtrazione ed infine una disinfezione con ipoclorito prima di essere stoccata o immessa direttamente nella rete per l’irrigazione di giardini, aiuole e spazi verdi.
La quantità di acqua in surplus viene infiltrata nel suolo mediante dei bacini di infiltrazione localizzati all’interno dei parchi.
Australia
Vi è una forte crescita nella pratica del riutilizzo di acqua depurata. Dall’analisi effettuata dall’ Australian Academy of Technological Sciences and Engineering (AATSE) è emerso che 112.757.400 m3/anno di acqua sono stati riutilizzati tra il 1996 ed il 1999 mentre tra il 2001 ed il 2002 sono stati riutilizzati 165.979.800 m 3 /anno passando quindi dal 7,3 % al 9,1 % di acqua riutilizzata.
Europa
Una ricerca condotta dalla Wateruse Foundation per il Global Water
Research Coalition, nel dicembre 2004, riporta che il riutilizzo dell’acqua è una pratica in crescita anche in molti Paesi dell’Unione Europea. Gli ultimi vent’anni hanno evidenziato un crescente “water stress”. Il “water stress” è il rapporto tra la quantità di acqua emunta e le risorse rinnovabili di acqua fresca, e rappresenta quindi un indicatore della disponibilità d’acqua.
Il valore elevato di “water stress è dovuto sia ad una scarsità della risorsa acqua, sia ad un deterioramento della sua qualità.
Molti Paesi ricercano quindi una maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse idriche, compresa una maggiore sensibilizzazione verso le pratiche del riutilizzo.
• Circa la metà dei Paesi, che rappresentano circa il 70% dell’intera popolazione europea, sta affrontando il problema del “water stress”. Questo indice è un indicatore della disponibilità d’acqua
• Per valori inferiori al 10%, l’indice di stress idrico è considerato basso
• Valori compresi tra il 10 ed il 20 % indicano che la disponibilità d’acqua sta diminuendo e che sono necessari investimenti significativi per assicurare adeguati rifornimenti d’acqua.
• Al di sopra del 20 % l’indice di “water stress” segnala la necessità di opere di vasta portata nella gestione per bilanciare la domanda d’acqua con l’offerta, ed interventi volti a risolvere i conflitti riguardanti gli utilizzi fra loro in competizione
Cipro, Bulgaria, Malta e Belgio hanno valori superiori al 40%.
Spagna, Germania, Italia hanno valori superiori al 20%.
Nel sud d’Europa, l’acqua reflua depurata è riutilizzata principalmente in agricoltura (44%) e per impieghi nelle aree urbane
(37%); nel nord d’Europa il riutilizzo è essenzialmente urbano (51%) o industriale (33%).
Israele
Attualmente Israele è il Paese che fa più ricorso al riutilizzo di acque reflue; ad oggi è utilizzato più del 65 % della produzione totale di acqua reflua di origine urbana ed entro il prossimo decennio la percentuale salirà al 90%.
Un esempio.
Le acque derivanti da Tel Aviv e dall’hinterland vengono trattate in un impianto di depurazione costituito da un processo a fanghi attivi e da un sistema di lagunaggio.
L’acqua in uscita dall’impianto viene disinfettata e inviata a “campi di infiltrazione” a gravità (24 campi in tutto); ciascun campo ha la dimensione di circa 1/2 ettaro e viene alimentato per un tempo pari a 2 giorni.
Una serie di pozzi posti a sud dell’impianto preleva successivamente le acque di falda (depurate e dolci mescolate) che vengono stoccate in 5 serbatoi di circa 100.000 m 3 . In questi serbatoi vengono effettuati ulteriori dosaggi di cloro per abbattere la presenza di coliformi fecali.
L’acqua viene quindi utilizzata per uso irriguo.
Da alcuni anni circa 90 Mm3 /anno vengono infiltrati nell’acquifero.
Questa tipologia di riutilizzo ha un duplice obiettivo:
da un lato accrescere la disponibilità di risorsa, dall’altro respingere l’intrusione salina negli acquiferi costieri.
Attualmente il 60% delle capacità totale della falda è costituita da acque depurate.
A fronte di un costo di trattamento pari a circa 0,18 Euro/m3 , l’agricoltore paga 0,10 Euro/m3, mentre la quota restante, 0,08 Euro/m3 è sovvenzionata dal Governo.
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